Il somaro confermato
Il somaro confermato
Un bel giorno, stanco della condizione di bestia da soma, decisi di
applicarmi per dare una svolta alla mia esistenza equina.
A dire il vero partivo avvantaggiato, in quanto mia madre, una Santa asina dall’aspetto di giumenta , indefessa e testarda, aveva pensato bene di darmi una educazione adeguata per emanciparmi dal mondo dei somari.
A dire il vero partivo avvantaggiato, in quanto mia madre, una Santa asina dall’aspetto di giumenta , indefessa e testarda, aveva pensato bene di darmi una educazione adeguata per emanciparmi dal mondo dei somari.
Intanto, mio padre con andatura lenta e sorniona di un gatto non
perdeva occasione di recarsi all’abbeveratorio.
Eppure, dai rari racconti di mamma ciuca saliva il rammarico per i tempi perduti nel ricordo delle belle ragliate di corteggiamento fuori dalla stalla, dei pascoli nel colle, dove fianco a fianco ruminavano erba e fieno, poi, con impeto equino, classe da puledro e sicura ironia le citava Shakspeare : “ può ben dire la sua un leone, quando ci sono tanti asini in giro “
... eh si, che strano spirito distinto; al galoppo saltellava interrompendo d’improvviso l’andatura trasformandola in dressage.
Con un asino così la nostra specie sarà più considerata ... pensava mamma ciuca.
Papà
non si fermava ai proverbi popolari, dei quali conosceva per filo e per
segno i vari aneddoti di quadrupede memoria, ma con vena filosofica le
ragliava con dolcezza i versi dell’Aretino:
“ Qui giace il Giovio storicone altissimo/ di tutti mal disse, fuorchè dell’asino/ scusandosi col dir : egli è il mio prossimo “ ... ah, quali memorie uscivano dal muso equestre di mamma quando ricordava quei tempi.
Penso di essere il risultato di una di quelle campestri scorribande.
Poi, le circostanze avverse legate alla mancanza di testarda asinità hanno inesorabilmente affogato papà somaro all’abbeveratoio, e non di rado, evidente a tutti gli occhi equini,bovini ed anche suini, lo si poteva scorgere in compagnia di mule ed asinelle di dubbia virtù .... gli ovini erano occupati nelle attività di gregge .
A questo punto, mamma cominciò a prendere le equi-distanze ... vivevano da separati in stalla.
Constatando
il protrarsi di tali innaturali abitudini, come reazione di ritorno,
cominciò a declamare apertamente all'opinione somara i versi del
Macchiavelli: "Sottoforma d'asin soffersi "
Amareggiata spostò le
proprie attenzioni concentrandosi in modo esclusivo su di me, ancor
piccolo asinello in via di robustezza.
Con caparbia ostinazione
decise di seguirmi nell'ordinario percorso educativo di un
asino coltivato, iscrivendomi all’asilo dei somari per abituarmi a somatizzare i simili.
Poi, iniziai la scuola vera e propria:
“ le asimentari pubbliche “, dove appresi le norme di base in quelle
materie che regolano la vita di un erbivoro.
Successivamente,
entrai nelle stalle medie dei somari. Qui, ebbi la possibilità di
sviluppare le personali caratteristiche equestri; ho ancora vivo il
ricordo dei nitriti di un professore puledro di razza pura che mi
insegnò l’arte del trotto, pur essendo io di rango-raglio inferiore. Non potevo nitrire ma ero pur sempre un somaro in via
di conferma, nè mulo, nè bardotto ... ben intesi.
Considerata la
propensione all’apprendimento, con notevoli sforzi di bestia da soma,
mamma ciuca, mi permise di affrontare l'ostacolo del livello secondario,
corrispondente alla qualifica superiore di asino diplomato.
Ottime
prestazioni, anche qui. Ho completato il mio Cavalliculum Vitae
ottenendo il massimo dei ragli con lode all’università somara, situata
nei recinti circostanti dell’alto ippodromo della città di Lucignolo
con il patrocinio dall’accademia dei Trasformati.
Ora sono membro
stabile dei somari laureati e confermati, mi cibo con laute razioni di
crusca ed avena, dormo a zampe ritte in scuderia, cambio spesso gli
zoccoli; ma quel che più importa , d’ora in poi, mia madre non dovrà
portare alcun carico, se non quello, dei ricordi svaniti di una robusta
giovinezza unita ad un bell’asino prestante che come professione
voleva fare l’equestre porta lettere d’amore .
Equus Asinus
differente e spiritoso, ironico , quando non sarcastico, che continua
tuttora a declamare antichi detti popolari: “ meglio asino vivo che
dottore morto “.
Che cosa doveva fare mamma ciuca con un marito così ?
Darietto
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